venerdì 31 luglio 2020

Il 5 agosto presentazione de La Tuscia dell'EVO 2020


La nuova Guida Street Food del Gambero Rosso

Da ormai alcuni anni il termine street food è entrato nel vocabolario di tutti dando un tocco di esoticità a quello che in realtà è un vero e proprio fondamento della cultura alimentare italiana, nascendo dalla cucina povera e contadina fatta di piatti di recupero per “non buttare via niente”; eppure, quello del cibo di strada è allo stesso tempo un settore molto vivace, continuamente arricchito da nuove sperimentazioni e dalle contaminazioni con le cucine di tutto il mondo. In questo momento, poi, è più che mai in auge, potendo essere acquistato e consumato all’aria aperta. Infatti in questa prima metà del 2020, in cui l’emergenza Covid ha posto in forte difficoltà la ristorazione, il settore dello street food, dopo un iniziale smarrimento dovuto alla cancellazione tout court di tutti gli eventi pubblici, grazie alla consegna a domicilio prima, e poi anche all’asporto, ha resistito agli urti della crisi e ha consentito a tutti di percepire una parvenza di normalità nella situazione surreale creatasi.
Ed è così che anche quest’anno Gambero Rosso, in collaborazione con Così Com'è , ha pubblicato la Guida Street Food 2021. Giunta alla sesta edizione, suggerisce 600 indirizzi dalla Val d’Aosta alla Sicilia, premiando un campione per ogni regione. Insomma, una vera e propria mappa nazionale del cibo di strada, alla scoperta del meglio della tradizione italiana, ma con un occhio alle tantissime influenze straniere che ormai fanno parte del mangiare quotidiano nazionale: tra i premiati, infatti, ci sono anche cibi di matrice internazionale.
Inoltre, prendendo atto che, ormai, lo street food è diventato anche banco di prova per chef, Gambero Rosso ha deciso di inserire il premio Street Food da Chef, per la rielaborazione inedita di un piatto tipico dello street food nell’alta cucina.

Altro premio speciale pensato per questa edizione è Street Food on the road, dedicato alla migliore proposta di cibo di strada itinerante.
Ecco tutti i premiati
I Campioni Regionali
Valle d’Aosta
Baguette e bollicine – Aosta
Piemonte
MU bao – Torino
Liguria
Panino Marino – Genova
Lombardia
Fratelli Torcinelli – Milano
Veneto
Estro – Vino e Cucina – Venezia
Trentino Alto Adige
Panificio Moderno – Trento
Friuli Venezia Giulia
Tajo – Udine
Emilia Romagna
QuintoQuarto – Piadina & A ni – Cesenatico [FC]
Toscana
La Botteghina del Maialetto – Monsummano Terme [PT]
Marche
B.A.C. Cresceria – Civitanova Marche [MC]
Umbria
Porcellino Divino – Assisi [PG]
Lazio
Legs – Roma
Abruzzo
Da Matti Streetfood – San Vito Chietino [CH]
Molise
Garage Moto Kafè – Isernia
Campania
‘O Cuzzetiello – Napoli
Puglia
Lake Café – Lesina [FG]
Basilicata
Palese-mente Cibò – Potenza
Calabria
Kalavrì – Anima & Pizza – Catanzaro
Sicilia
Cantunéra Ibla – Ragusa
I Premi Speciali
Street Food on the Road
CiVà – Cibo Vagabondo
Atmosfere circensi, selezione maniacale di prodotti del Cilento e del Vallo di Diano, cucina fresca, pop e divertente, come si addice alla strada. Questo colorato food truck, gestito dai team del LiLo di Sala Consilina e dell’azienda agricola I Segreti di Diano di Teggiano, è davvero una “cucina territoriale in movimento”.

Street Food da ChefAl cuoco che ha rivisitato in modo originale un piatto tipico dello street food
1983. Cronaca di un’estate di Rino Duca | Il Grano di Pepe | Ravarino (MO)
Presenza fissa nel menu degustazione la rivisitazione del classico “coppo” di fritti, creato qualche anno fa in ricordo del giudice Rocco Chinnici, vittima di mafia, palermitano come lo chef. Sul cono in carta di riso è impressa, con nero di seppia, la prima pagina di un quotidiano che uscì il giorno successivo all’assassinio. All’interno sarda, seppia, gambero al barbecue, menta, verdure croccanti, nero e fegato di seppia. Buono ed emozionante.

Gambero Rosso ha ospitato nella splendida cornice esterna del ristorante Mediterraneo del MAXXI a Roma i campioni regionali e i premiati speciali, offrendo al pubblico la possibilità di gustare alcune tra le ricette più significative della Penisola, realizzate in particolare con i prodotti Così Com’è e abbinati alle birre Theresianer

Nicoletta Curradi

martedì 28 luglio 2020

Rossopomodoro apre nel cuore di Firenze





Terza apertura post lockdown  per Rossopomodoro che accelera il passo e apre a   Firenze in Via Dei  Magazzini 4 , angolo Piazza della Signoria . 

Con la nuova apertura di Firenze passano a 3 le aperture post lockdown , dopo Milano Navigli e Milano Isola,  salgono   a 20 le aperture sotto  il nuovo branding  “come un giorno a Napoli”  superando cosi’  i  100 ristoranti Rossopomodoro nel Mondo
Con il  nuovo ristorante   a pochi passi dalla celebre Piazza della Signoria , Rossopomodoro apre il suo primo ristorante nel capoluogo toscano culla del patrimonio artistico e culturale italiano portando la  vera atmosfera di Napoli tra cibo, cultura, monumenti e panorami, tra icone sacre e simboli scaramantici,. Dopo Venezia , Roma , Bologna , Torino, Milano mancava all’appello Firenze e oggi un altro tassello va al suo posto.
Nel Rossopomodoro di Firenze si potrà gustare il meglio della tradizione napoletana, dalla pizza  alla cucina. La Pizza con impasto a lunga lievitazione di farina 00 o integrale, pizza per vegani e con mozzarella delattosata, pizze classiche tra cui la “Verace”, regina delle pizze di Rossopomodoro con mozzarella di bufala Dop , olio di Sorrento e basilico, e le pizze gourmet.
La  cucina  con  tante proposte gastronomiche,  dalla “ fresella” di grano duro spugnata con acqua di mare, con tonno , pomodoro, papaccella napoletana e acciughe di Cetara, alla pasta del Pastificio Afeltra di Gragnano nelle varianti con Pomodoro datterino e basilico o alla Nerano, con zucchine, cacio pepe e basilico.




In occasione dell’apertura del 16 Luglio ore 19.30 , di giovedì “coma vuole la tradizione" di Rossopomodoro, sia i  piatti che le pizze sono stati presentati  con uno show cooking dall'Executive Chef Antonio Sorrentino e dal Maestro Pizzaiolo Davide Civitiello in arrivo da Napoli che insieme agli chef e Pizzaioli di Rossopomodoro Firenze hanno deliziato   i palati degli ospiti.

Roberto Colombo Amministratore Delegato Rossopomodoro
"L’apertura di Firenze è a dir poco esaltante per il nostro marchio, perché in questa meravigliosa città si respira arte in ogni suo luogo, e con Rossopomodoro  Firenze aggiungiamo un altro importante tassello: l'arte dei pizzaiuoli napoletani che con la loro tradizione artigianale secolare hanno fatto sì che questo mestiere fosse  riconosciuto come patrimonio Unesco dal 2017. Siamo pronti ad aprire in  questa posizione privilegiata a pochi passi  da  Piazza della Signoria con grande orgoglio, soprattutto in  questo particolare periodo  che ci ha insegnato a guardare oltre con ancora più determinazione e impegno, per i nostri clienti, per chi lavora con  noi e per la ripartenza dell'Italia."


ROSSOPOMODORO FIRENZE  
VIA Dei Magazzini , 4  
(Angolo Piazza Della Signoria)  
Telefono 055 0731348

PRENOTAZIONI 
Direttore Francesco 
Cellulare 333 6188938
ORARI APERTURA
Dalle 11.30  alle 15.00

Dalle 19.00 alle 22.30  dal lunedì alla domenica 

Email : firenze@rossopomodoro.it

Disponibile il Servizio Asporto e Delivery

Nicoletta Curradi 













lunedì 27 luglio 2020

Parte in Toscana "Un mare di pesci per ogni stagione"





Mangiare pesce fa bene sia alla nostra salute che all'ambiente. Meglio ancora se il pesce viene dal nostro mare, se è fresco e genuino, e se la pesca tiene presenti i cicli biologici dei prodotti ittici. Su questi capisaldi si fonda la campagna promozionale della Regione Toscana “Un mare di pesci per ogni stagione” che è stata presentata oggi a Firenze e che si svilupperà nelle prossime due settimane puntando soprattutto sui social.
La campagna, finanziata con le risorse del Feamp, il fondo comunitario per la pesca, si pone l’obiettivo di valorizzare la qualità e la stagionalità del pescato toscano per ampliare le potenzialità commerciali del settore in una fase molto difficile per l'emergenza Covid 19: la chiusura, per diversi mesi, dei mercati, delle mense scolastiche e dei canali di distribuzione ha determinato un notevole calo della domanda che, unito alla vulnerabilità della filiera, ha causato perdite economiche per le flotte pescherecce e per le produzioni dell’acquacoltura.
In Toscana sono circa 1.500, attualmente, gli occupati di un comparto che conta 590 barche per una produzione annua di circa 11.000 tonnellate.
“La campagna ‘Un mare di pesci per ogni stagione’ - ha commentato l’assessore regionale a agricoltura e pesca Marco Remaschi - vuole contribuire alla diffusione di conoscenze che possano rendere più semplice una scelta alimentare fatta con responsabilità, consapevolezza e attenzione alla sostenibilità. Siamo convinti che una maggiore conoscenza dei nostri prodotti ittici potrà aiutare tanti consumatori a orientarsi meglio e a comprendere il valore di un pescato che viene da filiera corta e che offre tutte le garanzie di qualità e di rispetto dell’ambiente. La campagna promozionale è uno strumento che va ad aggiungersi alle attività di sostegno economico, di semplificazione e alle misure tecniche che sono state varate in questi mesi su diversi piani, incluso quello regionale, per venire incontro alle esigenze della nostra flotta”.
Il calendario del pescato toscano
Strumento decisivo per l’azione di comunicazione sarà il calendario del pescato toscano, lanciato nel 2018, ma che farà da perno anche a questa attività di comunicazione. Il calendario raccoglie 32 specie di pesci presenti nel mare toscano e che rappresentano un’alternativa rispetto a quelle più commerciali e note presenti sui banconi di vendita.
Le specie del calendario includono quelle del cosiddetto pesce “povero” o “dimenticato”, come sugarelli, razze, pesce sciabola, muggine, acciuga, sardina, palamite che sul mercato non ottengono prezzi convenienti per il pescatore, ma se opportunamente conosciute e valorizzate per le loro qualità nutrizionali ed organolettiche, possono aumentare il margine di reddito della produzione e trovare ampi spazi in una fascia di mercato accessibile a tutti. Inoltre il calendario propone un invito all’acquisto avendo anche una maggior consapevolezza dei cicli biologici naturali.
In sintesi “Il calendario del pescato” tiene insieme i principali filoni delle politiche regionali legate al patrimonio ittico: la qualità del prodotto, la certezza della sua provenienza, e il mantenimento dei delicati equilibri ambientali.
Il fondo Feamp
Il Feamp, Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, è lo strumento finanziario attraverso il quale sono attuati, nel periodo di programmazione 2014-2020 interventi finalizzati anche al conseguimento degli obiettivi della Politica Comune della Pesca.
Per l’attuazione del Feamp sul proprio territorio, la Regione Toscana ha una dotazione complessiva di € 18,8 mln e, ad oggi, sono state attivate quattordici misure con bandi destinati al finanziamento di interventi di varia natura.
In particolare la misura 5.68, quella con cui si è finanziata la campagna di comunicazione sul pesce, è destinata ad accrescere la competitività dei settori pesca e acquacoltura grazie alla promozione della qualità e del valore aggiunto delle produzioni ittiche, alla tracciabilità, certificazione, commercializzazione ed alla realizzazione di campagne di comunicazione dedicate al settore ittico.


Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 15 luglio 2020

Bergader, il gusto della montagna nei formaggi dal 1902


La storia di Bergader ha inizio nel 1902 nel paesino alpino Waging am See, dove Basil Weixler lavora con passione nel suo piccolo caseificio di paese, fornendosi del latte più buono dei pascoli che lo circondano.
Il nome Bergader – che signiofica  vena di montagna – racconta proprio l’origine di questo formaggio, prodotto sulle alte vette con latte di altissima qualità. Un nome che significa rispetto per la natura e per la tradizione montana.
Dolci colline, pascoli verdeggianti ricchi di erbe aromatiche e, sullo sfondo, il panorama mozzafiato delle montagne: ecco lo splendido paesaggio delle Prealpi Bavaresi in cui nasce Bergader, ai piedi delle pendici del monte Watzmann. È proprio qui, nelle 1.700 fattorie degli allevatori montani immersi nella natura incontaminata, che ha origine il latte fresco con cui produciamo da tanti anni le nostre specialità casearie.
Negli anni Sessanta Bergader sbarca in Italia, conquistando per qualità e gusto il palato degli italiani.
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Bavaria Blu è nato nel 197, ma  solo quest’anno Bergader ha deciso di lanciarlo sul mercato italiano. Si tratta di un formaggio erborinato, ottenuto combinando due muffe nobili con maturazione differente. Il Penicillum roqueforti, infatti, promuove una maturazione centrifuga mentre il Penicillium camenberti una centripeta. La procedura brevettata ha permesso di ottenere un formaggio dal sapore intenso, così apprezzato da occupare una nicchia di mercato. Questi i plus del prodotto secondo l’azienda: il formato e il tenore di grassi che lo differenziano dai classici erborinati. Infatti, il Bavaria Blu è cremoso e nettamente più dolce, rendendolo ideale per il consumatore che si avvicina per la prima volta a questa tipologia di formaggi. Inoltre, grazie all’equilibrio fra tenore di grassi e umidità possiede una spiccata stabilità che lo rende facile da tagliare e da confezionare. Questa specialità casearia è valsa a Bergader nel 1979 il Goldener Zuckerhut, un importante premio del settore alimentare.


Cremosissimo è un formaggio dall’incredibile cremosità, una consistenza raggiunta grazie ai tempi lenti della maturazione che richiede la tradizione casearia di montagna. Prodotto con il miglior latte delle Alpi, il Cremosissimo Bergader L'Originale è un formaggio naturale con una crosta edibile che contribuisce a renderne il gusto deciso e particolare. È naturalmente privo di lattosio e senza glutine ed esprime la qualità di tutte le specialità Bergader, qualità che ha origine nei ruscelli che nascono dai ghiacciai di alta quota, scendono verso valle irrigando i verdi parti dove le mucche producono un latte ricco e denso.




Un altro ottimo prodotto sono le fettine Bergader Almkäse, pratiche fette di formaggio di qualità prodotte con il miglior latte dell’alta montagna, sintesi perfetta per chi cerca una soluzione sana e veloce da portare in tavola.
Naturalmente prive di glutine e lattosio, le fettine sono disponibili in varie versioni:
Le Classiche Almkäse hanno un sapore tradizionale, semplice e gustoso;
Le Affumicate Almkäse sono per i palati sopraffini che amano le sfumature di sapore date dall’affumicatura;
Le Saporite Almkäse sono adatte per chi desidera sapori intensi e succulenti.
Grazie alle pratiche vaschette, rappresentano una soluzione pratica e versatile per la quotidiana vita di città ed evocano il gusto della montagna da cui hanno origine.


Nicoletta Curradi

giovedì 9 luglio 2020

In San Frediano la nuova veste di Dolce Emporio

Aperto per piacevoli degustazioni lo storico negozio di San Frediano. Sul web invece è possibile ordinare pacchetti già pensati per aperitivi e cene gourmet casalinghe




Consumazioni sul posto, spesa sfiziosa ma anche pacchetti già pensati con tutto l’occorrente per organizzare un aperitivo o una cena gourmet a casa, da ritirare personalmente o farsi recapitare a domicilio: la Fase 3 del Dolce Emporio, storica bottega di San Frediano recentemente riaperta come atelier del gusto, unisce l’insostituibile esperienza dal vivo della ristorazione alle nuove modalità di consumo.



Intorno allo scenografico bancone, ristrutturato utilizzando materiale d’epoca, è di nuovo possibile degustare le eccellenze della gastronomia italiana selezionate dallo chef Fabio Barbaglini, compresa la linea gourmet Fiori di Spezie, firmata dallo stesso Barbaglini. Foie gras, caffè, biscotti, confetture e preparati dolci e salati, le cui ricette sono state studiate in sinergia con una rete di produttori di alto livello.
Al tempo stesso è possibile comporre la propria spesa sfiziosa in bottega o sul sito web dolcemporio.shop, ritirando sul posto o scegliendo la consegna a domicilio (spedizioni in tutta Italia). A disposizione sul web anche una serie di proposte già studiate per vivere a casa propria l’atmosfera del Dolce Emporio. Tra queste il kit da aperitivo “Un americano a Parigi”, comprensivo di istruzioni per l’allestimento di un aperitivo accompagnato da foie gras e lingue di suocera, quello per la pausa pomeridiana “Un tè con Mussolini”, ma anche combinazioni studiate per risolvere la cena come “Pane, amore e fantasia”, con finocchiona artigianale di cinta senese, Barbera d’Asti superiore e pan d’aria, o “Sabores d’Espana”, che include acciughe del Cantabrico e una bottiglia di Cava, lo spumante catalano.
La ristrutturazione dei locali ha lasciato intatta l’atmosfera del negozio storico, dominato dal calore del legno degli scaffali e del bancone centrale, introducendo l’attenzione alla sostenibilità: il nuovo Dolce Emporio è plastic free e fa uso esclusivamente di stoviglie in materiale compostabile e conferibile nella raccolta dell’organico. Nella stessa direzione va la scelta di dotarsi di un impianto all’avanguardia per servire acqua ultrafiltrata.
Il restyling ha permesso inoltre di creare una zona relax, dove sostare per fare due chiacchiere o leggere un libro. Il nuovo Dolce Emporio, infatti, non si presenta unicamente come boutique dove acquistare produzioni di qualità, ma mira a coinvolgere il quartiere di San Frediano, diventando un luogo di ritrovo, dove conoscere etichette particolari, coccolarsi, regalarsi una pausa o portarsi a casa uno sfizio da condividere.


Una lunga esperienza alle spalle 
Già al lavoro a 14 anni, nelle cucine del Lago Maggiore, Fabio Barbaglini perfeziona gli studi in Svizzera, per poi lavorare in diversi stellati internazionali, fino ad aprire il primo ristorante a 23 anni, il “Caffè Groppi” a Trecate (No), premiato con la stella Michelin nel 2004. Tra le esperienze più significative quella come capo partita all’Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano (3 stelle Michelin), ristorante che riaprirà poi nel 2012 in qualità di chef-patron. La filosofia dietro il rilancio de “La Cassinetta” si può sintetizzare in “naturale concezione del gusto”, concetto che tornerà nelle successive esperienze come consulente nel campo della ristorazione italiana e internazionale. Numerosi i riconoscimenti ottenuti nell’arco della carriera, come la stella Michelin del Mont Blanc Hotel Village di La Salle, nel 2011, e il premio per la migliore performance conferito più volte dalla Guida dell’Espresso. Nel 2017 l’approdo a Firenze, dove il progetto si sta ampliando dalla ristorazione alla selezione e vendita di prodotti di alto livello.

Il  Bordeaux Domaine de Valmengaux 2012.e la fugascina che ho degustato in negozio sono una delizia per il palato.


Dolce Emporio
Borgo San Frediano 128/r - Firenze
Tel. 055 3897066 – info@dolcemporio.shop

lun-sab dalle 10-12.30 e15. 30-21 


www.dolcemporio.shop

Fabrizio Del Bimbo