martedì 17 gennaio 2023

Da Acquapendente nasce una rete di aziende solidali che fanno onore alla Tuscia viterbese

 



Acquapendente, borgo della Tuscia viterbese, rappresenta una tappa sull’antica Via Francigena. Le sue origini non sono né etrusche, né romane: risale infatti al 964 quando Ottone I costruì un castello che poi passò sotto il dominio degli svevi. La tradizione vuole che la madre dell’imperatore, Matilde, abbia fatto costruire un sacello delle stesse dimensioni del Santo Sepolcro di Gesù e  su cui fu in seguito edificata la cattedrale. Nella cripta romanica è ancora visibile il Sacello del Santo Sepolcro, che  conserva le reliquie delle pietre macchiate con il sangue di Cristo. Il borgo è anche tappa di  itinerari da percorrere alla scoperta di una ricca biodiversità e di paesaggi sorprendenti e per questo è nota come la Gerusalemme Verde.



Qui ha sede S’Osteria38, cioè la 38/a tappa della via Francigena e parte della rete di produzione di Alicenova e Fattorie Solidali, cooperative sociali che promuovono l’inclusione sociale e lavorativa di persone appartenenti a fasce deboli della popolazione in agricoltura e turismo ecosostenibile. Per S’Osteria la diversità è un valore e per questo ospita percorsi di autonomia e inserimento protetto di persone con disabilità, cui è affidato il servizio di ristorazione. La biodiversità è la cifra che caratterizza molte attività di questo territorio. 




Presso l’azienda agricola Pulicaro a Torre Alfina si allevano circa 1000 polli e dai 200 ai 500 tacchini alla volta.  Seppur piccoli su scala industriale sono molto grandi per la riproduzione autonoma. Si comprano dei pulcini di un giorno rigorosamente non debeccati e si crescono in un primo momento dentro delle serre più attrezzate e riscaldate. L’ètà di macellazione è di 120 giorni per i polli e 180 giorni per i tacchini e questo è un fattore di qualità perché significa che l’animale non è spinto a crescere velocemente, vive più a lungo ed è più saporito al palato. Per i conigli ci sono una quindicina di fattrici. La razza è quella del Leprino di Viterbo, rustica e resistente alle malattie. I conigli sono macellati intorno ai 110-130 giorni. Le cure mediche sono  naturali al 90 % e la macellazione e la lavorazione delle carni avvengono all’interno dell’azienda.




Podere Orto sorge a Trevinano, nell’estrema Alta Tuscia, dove l’ultimo lembo del Lazio si incunea tra Toscana e Umbria. La sua  vigna, situata in un ambiente intatto a 600 metri di altezza, esposta a sudovest per le varietà a bacca rossa e a nord per le varietà a bacca bianca, è il frutto di una rigorosa selezione. La coltivazione non prevede l’utilizzo di prodotti chimici, in un terreno sabbioso e ricco di argille, nutrito con preparati biodinamici. La fermentazione avviene nella piccola cantina della proprietà e non si utilizza filtrazione in fase d’imbottigliamento. La naturale composizione dei vini prodotti non è alterata da alcun trattamento. Ottimo il Rosso 2029 Podere Orto Trivium da uve grechetto rosso e sangiovese, vitigni tipici del territorio.




Alle porte della città di Viterbo, tra piante di ulivi, un vigneto, un frutteto e due orti, si trova la Fattoria di Alice, una fattoria sociale e didattica in cui si svolgono attività di riabilitazione ed educazione ambientale per persone con handicap psico-fisici o con disagio psichico. Qui vengono prodotti ortaggi, olio extravergine d'oliva, vino, uova. Altri animali allevati sono cavalli di razza Avelignese con cui si pratica riabilitazione equestre, diverse specie di volatili da cortile ornamentali e non, razze avicole in via d'estinzione e maiali.




A Montefiascone,  cittadina del comprensorio del lago di Bolsena, Valle Perlata produce porchetta e tronchetti con maiali provenienti da allevamenti allo stato brado e semi-brado, di razze pregiate quali Cinta senese, Grigio, Nero d'Abruzzo, Nero Casertano, Mora Romagnola e altri. Questi suini appartengono a razze autoctone tipiche del territorio e vengono allevati nel rispetto dei cicli biologici, all'aria aperta, muovendosi liberi in un'area boschiva. Le carni e i grassi di questi suini vantano valori nutrizionali di altissimo livello, che si caratterizzano per un grasso qualitativamente superiore e carni particolarmente marezzate. Per garantire il controllo diretto di tutta la filiera è stato acquistato un allevamento di Cinte senesi certificato BIO situato sulle rive del Lago di Bolsena.



A Grotte di Castro si può visitare l'interessante museo archeologico Civita, ospitato in un palazzo rinascimentale. Qui sono esposti i corredi funerari provenienti dalle necropoli etrusche di Vigna la Piazza, Pianezze e Centocamere.

Nelle vicinanze  l'Azienda agricola di Antonella Pacchiarotti è nata nel 1998, nel centro nevralgico della zona di produzione della D.O.C aleatico di Gradoli, la seconda più antica d’Italia. E’ proprio l’aleatico, vitigno autoctono ed eclettico, il protagonista di questa azienda,  i cui vini provengono tutti da questo vitigno. Questa piccolissima realtà, solo 3,5 ettari, è seguita personalmente da Antonella che ha saputo intraprendere il proprio percorso con molto coraggio, puntando alla vinificazione dell’aleatico come vino secco invece che come vino dolce. Ne nascono 6 diverse declinazioni per un totale di circa 10.000 bottiglie numerate.  I suoi vini sono di carattere ed esprimono una forte identità territoriale.

In degustazione è stato particolarmente apprezzato Pian di Stelle 2019 per la sua struttura e per l'aroma fruttato.



Sulle soleggiate pendici vulcaniche, a pochi passi dal Lago di Bolsena, a Ischia di Castro  Vigne del Patrimonio produce i suoi vini.  Il nome di questa azienda tramanda quello storico, fino all’Unità d’Italia, dell’attuale Provincia di Viterbo, cioè “Provincia del Patrimonio di S. Pietro”. Il logo riproduce l’immagine di un leone alato etrusco, ritrovato in una tomba non lontana dalle rovine della rinascimentale “città-modello” di Castro che sorgeva nei pressi dei vigneti di loro proprietà. Una zona collinare di origine vulcanica caratterizzata dalla coltivazione di olivi e dalla pastorizia e, da sempre, vocata alla viticoltura. Le ricerche storiche, le analisi specifiche sull’attitudine del territorio alla coltivazione della vite e lo studio del vecchio impianto esistente, hanno indirizzato i titolari alla produzione di vini spumanti con metodo classico e di un rosso elegante. 




Il Vepre di Vigne del Patrimonio 2017 è un vino rosso da uve cabernet Franc, l' unico vino fermo prodotto dall'azienda  che ha fatto del metodo classico la propria mission, ma che certo non si è risparmiata in questo  splendido rosso che riposa 24 mesi in barrique di rovere francese di primo e secondo passaggio mantenendo colore e connotati di un vino giovane.


Sempre a Ischia di Castro, ma in piena campagna, Tenuta il Radichino dei Fratelli Pira, dagli anni ’50, unisce l’allevamento, la produzione di formaggi e salumi e, da qualche anno, anche l’attività di agriristoro, con i propri prodotti, formaggi, salumi, verdure, pasta e dolci preparati in casa. L’azienda si estende su oltre 250 ettari, tutti coltivati in regime biologico certificato da 25 anni, dove si allevano oltre 1500 pecore sarde e 80 capre, il cui latte viene impiegato per la produzione di 20 tipi di formaggio realizzati con la cura artigianale, come li si faceva una volta in Sardegna,  esclusivamente a latte crudo, cioè non sottoposto a pastorizzazione, ma lavorato ad una temperatura intorno ai 38°C , simile a quella della mungitura, mantenendo inalterata la microflora batterica positiva del latte. L'agriristoro è un ambiente accogliente dove tutto viene preparato a mano, dai dolci alla pasta fresca, portando avanti antichissime tradizioni che uniscono Sardegna e Tuscia. Un grande buffet offre la possibilità di assaggiare tutti i prodotti, dai formaggi – stagionati, semistagionati, freschi e di capra – ai salumi, le verdure e moltissimo altro ancora.




www.sosteria38.it

www.alicenova.it


Nicoletta Curradi 

Nessun commento:

Posta un commento