lunedì 4 aprile 2011

Nasce la prima guida online degli oli e delle aziende di eccellenza



Un vademecum con oltre cento varietà d’olio d’eccellenza, i migliori produttori e le aziende del territorio, e la comodità di avere tutto a portata di click. Sono queste le caratteristiche – riunite insieme – de “I luoghi del maestro d’olio”, prima guida internazionale online sull’olio extravergine d’oliva e sui territori degli oli franti nell’ultima produzione del 2010. Un progetto che nasce dall’idea di Fausto Borella, esperto di enogastronomia, che racconta oli e territori del nostro Paese, legando i mille sapori dell’extra vergine d’oliva italiano alla storia delle zone dove viene prodotto uno dei simboli del made in Italy. Novità assoluta della guida, la possibilità di consultare il materiale direttamente in rete, oltre al vantaggio di avere a disposizione un prodotto in costante aggiornamento. La guida può essere reperita soltanto sul sito www.iluoghidelmaestrodolio.it al costo di otto euro. Al momento dell’acquisto l’utente riceverà ‘user name’ e password per accedere ai contenuti da qualsiasi connessione. Non si tratta del classico manuale per conoscere gli oli d’eccellenza, ma di un vero e proprio prontuario turistico, che invita a viaggiare e vivere direttamente i luoghi dove gli oli vengono prodotti, apprezzando sia gli altri prodotti tipici, sia le bellezze del posto visitato. Per i veri appassionati, il lavoro di Fausto Borella contiene anche qualche consiglio su come mantenere inalterato nel tempo il caratteristico sapore delle varietà di olio sparse in tutta Italia, oltre agli abbinamenti gastronomici ‘ad hoc’. Nella guida trovano posto d’onore gli oli della Sicilia, quelli della Puglia – abbinabili a numerosi piatti – e quelli della Toscana, oltre a dodici aziende ‘eccellenti’ che hanno ottenuto la corona di ‘Maestro d’Olio’, riconoscimento attribuito da Fausto Borella ai migliori produttori d’olio. Tra questi, quattro sono in Toscana (Fattoria di Fubbiano a Lucca, Fonte Veneziana ad Arezzo, Fattoria di Felsina Berardenga, Clivio degli Ulivi a Capalbio), due in Sicilia (Planeta Menfi, Mandranova Palma di Montechiaro) e gli altri in Puglia (Fratelli Ferrara di Trani), Campania (Madonna Dell’Olivo a Serre), Umbria (Villa della Genga Poreta a Perugia), Trentino (Madonna delle Vittorie di Arco), Lombardia (Comincioli di Puegnano del Garda) e Veneto (San Casciano di Mezzane di Sotto). “Per ottenere un olio di grande livello – ricorda Fausto Borella - è comunque fondamentale che l’oliva sia portata al frantoio al massimo dodici ore dopo la raccolta”. La guida, già disponibile in tre lingue (italiano, inglese e tedesco), nelle prossime settimane sarà tradotta anche in francese e spagnolo.

Nicoletta Curradi

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