L’indirizzo Rocco Forte Hotels festeggia la tradizione della Pasqua e della Pasquetta con proposte stagionali e gioielli ricamati a mano nel nuovo Ristorante Irene
L’Hotel Savoy invita i suoi ospiti a vivere le tradizioni di Pasqua e Pasquetta nella cornice del Ristorante Irene, recentemente rinnovato grazie alla maestria della Director of Design, Olga Polizzi.
E’ Fulvio Pierangelini a firmare le proposte culinarie di Pasqua e Pasquetta del Ristorante Irene: un invito a vivere delle esperienze gastronomiche d’eccellenza grazie al delizioso Brunch della domenica di Pasqua e il menù “Una Scampagnata a Firenze” del lunedì Santo, immersi in un contesto classico e raffinato.
Gli ingredienti locali e stagionali esaltano i sapori autentici dei piatti proposti, come la “Zuppetta di Pecorino e Ragù di fave” e il tradizionale “Agnello arrosto con patate al Rosmarino”.
Per gli ospiti del Brunch di Pasqua un dono prezioso: l’uovo della cioccolateria fiorentina Slitti custodisce un gioiello placcato in oro ideato dal frutto della creatività di giovani artigiane che, attraverso un’interpretazione moderna del punto croce, rendono ogni pezzo unico. Grazie alla maestria delle fondatrici di L’Eight Studio, nel pop-up dell’Hotel Savoy, gli ospiti del Brunch di Pasqua potranno esplorare colori e motivi, trasformandolo in un gioiello esclusivo, creato su misura per loro.
Brunch di Pasqua: 80 euro bevande escluse p.p.
Menù “Una Scampagnata a Firenze”: 70 euro bevande escluse p.p.
Per info e prenotazioni: fb.savoy@roccofortehotels.com
FUORIMOSTRA DI TRACEY EMIN
L’Hotel Savoy consolida il suo legame con la vibrante scena artistica della città, facendo parte del Fuorimostra della mostra di Tracey Emin nell’iconico Palazzo Strozzi, ospitando una delle straordinarie opere al neon di Emin, My Forgotten Heart (2015), durante la sua mostra personale a Firenze.
Nell’elegante lobby dell’hotel, My Forgotten Heart avvolgerà gli ospiti in un’esperienza potente e lirica, al tempo stesso intima e universalmente evocativa. L’opera esprime l’inconfondibile cifra stilistica di Emin, che utilizza la propria scrittura come tratto distintivo della sua arte, mescolando confessione e autoaffermazione. La luce diventa amplificatore emotivo, trasformando la parola scritta in un segno pulsante che coinvolge lo spettatore a un livello profondo e meditativo. Un perfetto punto di partenza per la vicina mostra.
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